Anche se la musica ci accompagna in numerosi momenti della nostra vita, molto spesso non ci rendiamo conto dell’impatto che ha sulla crescita personale. I veri appassionati di musica, che hanno cominciato ad ascoltarla quando l’analogico era l’unica soluzione accessibile grazie innanzitutto ai vinili, potrebbero dire che la colpa è del progresso tecnologico e della possibilità di accedere a milioni di brani in maniera pressoché istantanea.
Questa possibilità è senza dubbio realtà: con un click è possibile ascoltare la canzone che si vuole mentre si cucina, ma anche quando si gioca, per non parlare di quando si lavora, il tutto senza dover maneggiare dischi, cd o girare il lato delle cassette. La musica attraversa le nostre giornate e ci cambia nel profondo, soprattutto durante l’età dell’adolescenza.Capace di amplificare le emozioni ma anche di rappresentare un punto di riferimento, costituisce un linguaggio universale per i giovani, una sorta di specchio dove riflettere il proprio io interiore in un momento della vita caratterizzato da numerosi cambiamenti quasi sempre difficili da gestire.
Se una volta a fare da padroni erano i concerti, oggi la condivisione della propria passione per la musica vede in primo piano i social network.
Questo a nostro avviso può essere un pro ma anche un contro
È scientificamente provato che la musica è parte fondamentale della crescita dei ragazzi ragion per cui è importante capire cosa ascoltano e quali messaggi ricevono dalla musica.
La facilità di divulgazione purtroppo ha permesso anche a chi non ha un bagaglio di studio musicale di poter approdare al mercato musicale e molto spesso portando esempi sbagliati.
Ecco perché nella nostra scuola oltre ad affrontare l’aspetto tecnico/musicale cerchiamo di affrontare e parlare di musica a 360 gradi
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